navigare necesse est vivere non necesse
The Time of Your Life
Sailing is a particular state as it amplifies the awareness of the perception of time. Specifically, I find that in the act of ploughing a liquid medium, quicksilver not only in its appearance but also in its form, with the sole help of the wind, brings about an expansion of temporal space. The condition of sailing reiterates the same image for an indefinite time; in this recurring image all other senses sum and expand themselves. In every image I seek to remember a sensation, and this sensation is always the same and yet different. Dilation of time and increased awareness become a precious alchemic composite that helps, and almost obliges us, to recover a more natural condition where it is easier to observe the meaning of those moments that “usually” go unnoticed, and where it is easier to absorb those sensations that rarely have the time to be fixed in our consciousness. The sensation that I try to convey is that privileged condition in which the rarefaction of events amplifies their power. The power is that of a newly reclaimed time, our time, the time which Seneca calls “the time of life”. That very precious time that we think infinite, risking to die without ever having truly lived. Tyrant time is thus the theme I address, the time that we have to regain, or not lose, whenever we can. Sailing “necesse est” in every sea, through every hardship, and in every time, to gain a more ample vision of the meaning of our small world.
(… Sparkle light with yellow icing, just a mirror for the sun … Road trippin’, RHCP)
TB
navigare necesse est vivere non necesse
il Tempo della vita
Navigare a vela è una condizione particolare perché amplifica la consapevolezza della percezione del tempo. In particolare trovo che nell’atto di solcare con il solo aiuto del vento un mezzo liquido, cangiante non solo nell’aspetto ma anche nella sua forma, avvenga una dilatazione dello spazio temporale. La condizione del veleggiare ripropone la stessa immagine per un tempo indeterminato, in questo fotogramma ripetuto si sommano e si espandono tutti gli altri sensi. In ogni fotogramma cerco di ricordare una sensazione e questa sensazione è sempre la stessa ed è sempre diversa. Dilatazione del tempo e aumento della consapevolezza diventano un composto alchemico prezioso che ci aiuta, e quasi ci obbliga, a ritrovare una condizione più naturale dove è più semplice notare il significato di quei momenti che “normalmente” passano inosservati e dove è più semplice assorbire quelle sensazioni che raramente hanno il tempo di fissarsi nella nostra coscienza. La sensazione che cerco di riprodurre è quella condizione privilegiata in cui la rarefazione degli eventi ne amplifica la loro potenza. La potenza è quella di un tempo ritrovato, il nostro tempo, quello che Seneca chiama il tempo della vita. Quel tempo preziosissimo che noi pensiamo infinito rischiando di morire senza aver mai vissuto. Il tempo tiranno è quindi il tema di cui parlo, quello che dobbiamo ritrovare o non perdere ogni volta che possiamo. Navigare “necesse est” in ogni mare, in ogni difficoltà ed in ogni tempo per avere una visione più ampia del significato del nostro piccolo mondo.
(… luce brillante di glassa gialla, nient’altro che un riflesso del sole… Road trippin’, RHCP)
TB